Gherardesca, della


di:
Origine e profilo sociale:

I conti di Donoratico appartenevano alla famiglia, originaria di Volterra, dei Della Gherardesca. A partire dagli ultimi trenta anni dell’XI secolo la casata riorientò i propri interessi verso Pisa. Nel XII secolo la famiglia si legò con i più importanti esponenti del gruppo dirigente pisano. Nel corso del Duecento diversi membri della casata furono tra i principali protagonisti della vita politica del Comune. Nel 1257, in seguito alla ribellione del giudice Chiano, il Cagliaritano fu diviso tra i Donoratico e i Visconti. Da queI momento in poi, i Donoratico si fregiarono del titolo di signori del regno di Cagliari. Nel corso del progressivo avvicinamento alla città tirrenica, il nucleo originario della stirpe si divise in vari rami che perseguirono strategie di affermazione differenti. Il conte Ugolino, ad esempio, apparteneva a questa casata, ma durante la sua esperienza di dominio ebbe tra i principali oppositori proprio Ranieri I e Bonifazio, padre di Gherardo, signore della città tra il 1316 e  il 1320.



Espansione territoriale della dominazione e suo sviluppo cronologico:

Gherardo (1316-1320), Ranieri (1320-1325) e Bonifazio (1329-1340) governarono la sola città di Pisa. Quest’ultima, durante il regime di Ranieri I perdette il controllo sulla Sardegna, conquistata dagli Aragonesi. Ranieri novello e il suo tutore Tinuccio Della Rocca (1341-1347), a partire dal 1342, furono anche signori di Lucca, dopo che quest’ultima era stata conquistata al termine di un confronto militare e diplomatico con Firenze.



Modalit? delle successioni:

La questione della dinastizzazione del ruolo dei quattro Donoratico rimane, allo stato attuale degli studi, sostanzialmente aperta. Infatti, se si esclude forse il passaggio tra Gherardo e Ranieri I, non vi fu una successione scontata, immediata e pacifica in quegli incarichi pubblici – capitano e difensore - che consentirono formalmente ai Donoratico la condivisione del potere insieme alle famiglie del gruppo dirigente popolare. Se il principio o la conclusione di una esperienza di dominio personale dovessero essere fatte coincidere con l’elezione o la revoca a una carica istituzionale, allora dovremmo individuare l’inizio di quella di Bonifazio solamente nel dicembre del 1335, mentre la fine di quella di suo padre Gherardo andrebbe collocata già nell’agosto del 1316, quando egli abbandonò l’ufficio di capitano del Popolo. D’altra parte, le fonti cronistiche dimostrano, senza alcun dubbio, che i contemporanei erano perfettamente consapevoli del ruolo che i quattro svolsero in città, anche quando non ricoprirono alcun incarico istituzionale.

Castelli e basi militari nel contado:

In una circostanza almeno, i possedimenti signorili detenuti dai conti di Donoratico in Maremma – tra Vignale, Bolgheri e Donoratico stesso – si rivelarono una preziosa risorsa per il Comune di Pisa. Nel 1330, infatti, Bonifazio di Donoratico ospitò, presso il proprio castello di Bolgheri, Pietro da Corvara, l’antipapa che Ludovico il Bavaro aveva fatto eleggere nel maggio del 1328 col nome di Niccolò V. L’ospite eccellente del conte divenne una preziosa merce di scambio, nel 1330, quando venne consegnato da Fazio al papa, nel quadro di una politica che mirava a riconciliare  Pisa con le forze guelfe, all’indomani della conclusione della spedizione in Italia di Ludovico.


Risorse e iniziative economiche:

Principali risorse documentarie:

Archivio di Stato di Lucca, Fondo Anziani Avanti la Libertà, 18; Comune, Divisione A, nn. 29, 31, 48-55, 74, 88-91, 97-106-112, 197; 204-206, Ibidem, Dipl. Coletti, 1316 gennaio 11; Ibidem, Dipl. Pia Casa di Misericordia, 1305 marzo 5, 1313 marzo 13; Ibidem, Dipl. Roncioni, 1321 giugno 9; Dipl. Cappelli 1332 luglio 7; Ibidem, Dipl. Primaziale, 1337 gennaio 30, 1339 febbraio 1, 1339 ottobre 19.


Bibliografia delle edizioni di fonti e degli studi:

Fonti: M. Maccioni, Difesa del dominio dei conti Della Gherardesca sopra la signoria di Donoratico, Bolgheri, Castagneto etc., Lucca 1771; N. Cianelli, Memorie e documenti per servire all’istoria del principato Lucchese, 1, Lucca 1813; Statuti inediti della città di Pisa dal XII al XIV secolo, a c. di F. Bonaini, 3 voll. ,Firenze 1854.-1870; H. Finke, Acta Aragonensia. Quellen zur deutschen, italienischen, französischen, spanischen, zur Kirchund Kulturgeschichte, aus der diplomatischen Korrespondenz Jaymes II. 1291-1327, 3 voll., Berlin-Leipzig 1908-1922; Ranieri Sardo, Cronaca di Pisa, a c. di O. Banti, Roma 1963; I Brevi del Comune e del Popolo di Pisa dell’anno 1287, a c. di A. Ghignoli, Roma 1998 (Fonti per la storia dell’Italia medievale, Antiquitates, 11); Cronica di Pisa. Dal ms. Roncioni 338 dell’Archivio di Stato di Pisa. Edizione e commento, a cura di C. Iannella, Roma 2005 (Fonti per la storia dell’Italia medievale, Antiquitates, 22), R. Granchi, De preliis Tuscie, a cura di M. Diana, Firenze 2008.

Studi: G. Volpe, Pisa, Firenze, Impero al principio del 1300; e gli inizi della Signoria civile in Pisa, in Studi storici, XI (1902), pp. 193–203, 293–337; F. Ardito, Nobiltà, popolo e signoria del conte Fazio di Donoratico in Pisa, Cuneo 1920; G. Rossi Sabatini, Pisa al tempo dei Donoratico (1316-1347). Studio sulla crisi costituzionale del Comune, Firenze 1938; E. Cristiani, Nobiltà e popolo nel Comune di Pisa. Dalle origini del podestariato dalla signoria dei Donoratico, Napoli, 1962; C. E. Meek, The Commune of Lucca under Pisan rule, 1342-1369, Cambridge Mass. 1980; M. L. Ceccarelli, Della Gherardesca Gherardo, in Dizionario Biografico degli italiani, vol. XXXVII; Ead., Della Gherardesca Ranieri, in Dizionario Biografico degli italiani, vol. XXXVII ; Ead., Della Gherardesca Bonifazio, in Dizionario Biografico degli italiani, vol. XXXVII; Ead., Della Gherardesca Ranieri Novello, in Dizionario Biografico degli italiani, vol. XXXVII;   Ead., Nobiltà territoriale e Comune: i conti della Gherardesca e la città di Pisa (secoli XI-XIII), in, Medioevo pisano. Chiesa, famiglie, territorio, Pisa 2005, pp. 163-258, (già in Progetti e dinamiche nella società comunale italiana, a. c. di R. Bordone, G. Sergi, Napoli 1995, pp. 31-100); M. Tangheroni, Politica, commercio e agricoltura a Pisa nel Trecento, Pisa 2002, (1ª ed. 1973); A. Poloni, Trasformazioni della società e mutamenti delle forme politiche in un Comune italiano: il Popolo a Pisa (1220-1330), Pisa 2004.


Membri della famiglia:

Note eventuali: