Doria, Bernabò


di:
Estremi anagrafici:

1255 ca - 1325 ca



Durata cronologica della dominazione:

Genova: 7 gennaio 1306 - novembre1308



Espansione territoriale della dominazione:
Origine e profilo della famiglia:
Titoli formali:

Capitaneus Comunis et Populi Ianuensis.


Modalità di accesso al potere:

Affiancò Opizzino Spinola nella carica di Capitano quando questi salì al potere all’inizio del 1306. Fu probabilmente lo Spinola stesso a favorire il ripristino della diarchia, ritenendo che i tempi non fossero sufficientemente maturi per una signoria personale.


Legittimazioni:

La carica fu conferita ai Capitani dal populus fino al successivo 28 ottobre (data di istituzione della diarchia nel 1270), per essere poi rinnovata per cinque anni.


Caratteristiche del sistema di governo:

I due Capitani ebbero pieni poteri, ad esclusione dell’amministrazione giudiziaria e finanziaria (v. Opizzino Spinola).

L’intesa fra Bernabò e il suo collega non fu mai buona. La sua personalità politica non era all’altezza di quella dello Spinola  ma dietro di lui agiva il padre Branca.


Sistemi di alleanza:

Nel 1275 sposò la nipote del cardinale Ottobono Fieschi, avvicinandosi ai guelfi che si opponevano ai Capitani del Popolo allora in carica, uno dei quali (Oberto Doria) esponente di spicco della sua stessa famiglia. Nel 1304 e 1305 due dei suoi figli sposarono donne dei Malaspina, stirpe vicina ai Fieschi, stringendo così un’alleanza ancora più salda con una delle principali famiglie nemiche della fazione filoimperiale alla quale gli stessi Doria appartenevano.

Nel 1308, per controbilanciare la tendenza del collega Opizzino ad imporsi nonché le simpatie di questi per Carlo d’Angiò, cercò di far maritare un figlio con una figlia naturale di Federico III di Sicilia. Nello stesso anno una delle figlie sposò Manfredo IV di Saluzzo. Secondo lo Stella l’unione sarebbero stata favorita dagli Spinola di San Luca per dividere i due Capitani, e la presenza di uno degli Spinola fuoriusciti nel 1307 fra i testimoni al pagamento della dote starebbe a confermarlo. Tali manovre provocarono il disappunto dell’Angioino, che lo accusò di venir meno al patto di alleanza sottoscritto da entrambi i Capitani (ma voluto da Carlo stesso e da Opizzino) nel novembre del 1307. Il D. negò e rilanciò una proposta di matrimonio fra uno dei suoi figli e la figlia di Carlo, vedova del marchese d’Este, che non fu accettata.

Un’altra delle figlie di Bernabò sposò Francesco del Carretto poi, rimasta vedova, Stefano di Matteo Visconti (1317).

Nel 1308 Bernabò e il padre si impegnarono ad aiutare Giacomo II d’Aragona a riconquistare la Sardegna in cambio del riconoscimento dei loro feudi.


Cariche politiche ricoperte in altre citt?:

Legami e controllo degli enti ecclesiastici, devozioni, culti religiosi:

Politica urbanistica e monumentale:

Politica culturale:

Consenso e dissensi:

Giudizi dei contemporanei:

Fine della dominazione:

Estromesso nel 1308 dal collega Opizzino Spinola che, dopo aver radunato il popolo in armi con un pretesto, lo fece dichiarare decaduto e lo fece imprigionare. Di fatto, Bernabò e il padre ripresero ad esercitare la loro influenza sulla vita politica cittadina dopo che lo Spinola fu mandato in esilio (1309), sebbene nessuno dei due rivestisse cariche pubbliche.


Principali risorse documentarie:

Genova, biblioteca civica Berio, Foliatium notariorum, vol. II, p. II, c. 139; Genova, biblioteca Franzoniana, mss. Urbani, 126: Federici, F., Alberi genealogici delle famiglie di Genova (sec. XVII), I, sub voce


Bibliografia delle edizioni di fonti e degli studi:

Ferretto, A., Branca Doria e la sua famiglia, «Atti della società ligure di storia patria», XXXI (1901-1903), fasc. II, pp. XI-CXV; Georgii et Iohannis Stellae Annales genuenses, a cura di G. Petti Balbi, Bologna, Zanichelli, 1975, pp. 72 ss.; Goria, A., Le lotte intestine in Genova tra il 1305 e il 1309, in Miscellanea di storia ligure in onore di Giorgio Falco, Milano, Feltrinelli, 1962, pp. 251-280; Nuti, G., Doria, Bernabò, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell’Enciclopedia italiana, 41, 1992, pp. 293-297; Nuti, G., Doria, Brancaleone (Branca), in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell’Enciclopedia italiana, 41, 1992, pp. 299-305; Promis, V. (a cura di), Continuazione della cronaca di Jacopo da Varagine dal 1297 al 1332, «Atti della Società ligure di storia patria», X (1874), pp. 493-511: 501.


Apporti nuovi di conoscenza:

Note eventuali: