di:
Tomaso Perani
Secondo il Coniglio il nome corretto della famiglia sarebbe Corradi, essendo Gonzaga semplicemente il luogo di origine della schiatta senza che questi potessero vantare diritti feudali su di esso. I Corradi appaiono infatti ancora nel tardo XII come milites clienti del monastero di San Benedetto in Polirone, all'ombra del quale riuscirono a costruire un importante patrimonio fondiario che permise loro di raggiungere una grande ricchezza. La collocazione geografica dei loro beni, tra Mantova e Reggio Emilia, portò la famiglia ad adottare una politica ambigua nei confronti delle due città che fino al pieno XIII non riuscirono a rappresentare un sufficiente centro di gravità per il definitivo inurbamento. Il Guido, padre di Luigi Gonzaga, se riuscì ad ottenere un ruolo di primo piano all'interno della città di Mantova e svolse anche la funzione di ambasciatore per conto del comune. A cause delle contese con i conti di Casaloldo venne però esiliato dalla città nel 1264. Solo con l'avvento dei Bonacolsi al governo di Mantova i Gonzaga riuscirono a tornare in città e trovarono uno spazio per affermarsi definitivamente in città. Grazie ad un'accorta politica matrimoniale e di amministrazione patrimoniale i Gonzaga riuscirono anche ad accrescere il loro prestigio diventando una delle famiglie più potenti. La loro posizione di preminenza permise poi a Luigi di scalzare dal potere i Bonacolsi.
I Gonzaga seppero consolidare il proprio patrimonio fondiario nella regione tra Mantova e Reggio Emilia, indirizzando però maggiormente gli sforzi verso la città sul Mincio.
A differenza dei Bonacolsi, loro predecessori al governo di Mantova, i Gonzaga seppero tramandarsi il potere tra una generazione e l'altra o all'interno della stessa in maniera piuttosto lineare, senza mai mettere in discussione la sopravvivenza della dinastia.
Principale risorsa economica della famiglia fu la terra, che seppero gestire abilmente accrescendo costantemente il loro patrimonio attraverso acquisti e infeudazioni (Lazzarini DBI).
P. Torelli, L'Archivio Gonzaga di Mantova, I, Mantova 1920
G. Coniglio, I Gonzaga, Milano 1967. Si veda anche le voci relative ai vari Gonzaga di I. Lazzarini sul DBI.