della Scala, Guglielmo


di:
Estremi anagrafici:

ca. 1350-1404 (Guglielmo)



Durata cronologica della dominazione:

Aprile-maggio 1404



Espansione territoriale della dominazione:

Vedi scheda famiglia della Scala. La città capitale è Verona.

Origine e profilo della famiglia:

Vedi scheda famiglia della Scala. Guglielmo era figlio illegittimo di Cangrande (II), nonché fratello o fratellastro degli illegittimi Tebaldo e Fregnano, quest’ultimo da non confondere con l’omonimo figlio illegittimo di Mastino (II). Brunoro e Antonio erano figli di Guglielmo e della moglie di questi, una nobildonna non meglio nota, forse una Savoia.


Titoli formali:

Dal 1406 Brunoro fu vicario imperiale a Verona; dal 1412 anche a Vicenza.


Modalità di accesso al potere:

Nel 1399 Guglielmo, dopo una lunga assenza da Verona (pare che dal 1360 risiedesse a Venezia, dove ottenne la cittadinanza de intus nel 1394), cercò l’amicizia di Francesco Novello da Carrara, con l’intento di ripristinare la signoria scaligera sulla città natale, conquistata da Gian Galeazzo Visconti nel 1387. L’occasione propizia si presentò nel 1404, dopo la morte del duca di Milano († 1402): con l’appoggio delle truppe carraresi, Guglielmo entrò a Verona l’8 aprile di quell’anno, per morirvi pochi giorni dopo, gravemente malato. Gli succedettero formalmente i figli Brunoro e Antonio, che, tuttavia, un mese dopo furono imprigionati e costretti a rinunciare al potere in favore di Francesco Novello da Carrara, effettivo signore di Verona sin dalla presa della città. Finì così per sempre la signoria scaligera.

La restaurazione di Guglielmo si configura, quindi, come un episodio effimero e funzionale alle esigenze dei Carraresi, che sfruttarono le rivendicazioni dell’alleato per impadronirsi di Verona. Guglielmo fu solo una modesta comparsa in uno scenario politico-militare dove non avrebbe mai potuto recitare un ruolo da protagonista.


Legittimazioni:

Il 10 aprile 1404, due giorni dopo la conquista della città, Guglielmo fu formalmente riconosciuto signore di Verona, e così i figli dopo la sua morte. Nel 1406 il re dei Romani Roberto del Palatinato conferì a Brunoro il vicariato imperiate per Verona, titolo confermato ed esteso a Vicenza dall’imperatore Sigismondo, nel 1412; va da sé che queste concessioni furono del tutto ininfluenti per il destino politico delle due città venete.


Caratteristiche del sistema di governo:

Sistemi di alleanza:

Cariche politiche ricoperte in altre citt?:

Guglielmo fu podestà di Padova tra il 1401 e il 1402.


Legami e controllo degli enti ecclesiastici, devozioni, culti religiosi:

Politica urbanistica e monumentale:

Politica culturale:

Consenso e dissensi:

Giudizi dei contemporanei:

A dispetto della brevissima signoria, i cronisti coevi hanno trasmesso un ricordo di Guglielmo molto rispettoso e sostanzialmente positivo.


Fine della dominazione:

Morte di Guglielmo della Scala (18-28 aprile 1404) e cattura dei figli Brunoro e Antonio (18 maggio 1404).


Principali risorse documentarie:

Vedi scheda famiglia della Scala.


Bibliografia delle edizioni di fonti e degli studi:

Per un primo approccio si rimanda alle voci Della Scala, Guglielmo, a cura di G. M. Varanini, in DBI, 37 (1989), pp. 435-438 e Della Scala Antonio, Della Scala, Brunoro, a cura di A. A. Strnad, ivi, pp. 380-381, 389-393 (con dettagliato elenco delle fonti e della bibliografia di riferimento). Vedi poi la bibliografia generale sotto la scheda dedicata alla famiglia della Scala.

 


Apporti nuovi di conoscenza:

Note eventuali: