Bentivoglio Antonio


di:
Estremi anagrafici:

1390 circa – 1435.



Durata cronologica della dominazione:

Gennaio – luglio 1420.



Espansione territoriale della dominazione:

Bologna.

Origine e profilo della famiglia:

Vedi scheda famiglia Bentivoglio.


Titoli formali:

Modalità di accesso al potere:

Insieme con Battista Canetoli, Antonio Bentivoglio tornò a Bologna nel marzo 1415 dal Concilio di Costanza, dov’era stato invitato in qualità di giurista da Giovanni XXIII. Alleato, fra gli altri, del Canetoli, e dopo essersi accordato con Braccio da Montone perché non intervenisse, il Bentivoglio organizzò una sommossa contro gli ufficiali del papa. Furono ripristinati gli ordinamenti comunali e Giovanni fece parte dei Sedici Riformatori; fu riconfermato nel 1418, quando la magistratura fu ridotta a dieci membri. Nel gennaio del 1420 occupò con il suo seguito il palazzo comunale, sconfiggendo i Canetoli.

 


Legittimazioni:

Caratteristiche del sistema di governo:

Sistemi di alleanza:

Verso il 1420 sposò Francesca Gozzadini, di antica famiglia di parte scacchese, come i Pepoli.


Cariche politiche ricoperte in altre citt?:

Legami e controllo degli enti ecclesiastici, devozioni, culti religiosi:

Politica urbanistica e monumentale:

Politica culturale:

Consenso e dissensi:

Giudizi dei contemporanei:

Fine della dominazione:

Il tentativo del Bentivoglio di costituire un potere personale si scontrò con l’opposizione del pontefice Martino V, che nello stesso 1420 gli chiese di rendere Bologna e poco dopo lanciò l’interdetto contro la città. Il Bentivoglio cedette Bologna al pontefice nel luglio dello stesso anno, dopo avere ottenuto garanzie sulle libertà cittadine; in cambio ebbe come feudo a titolo personale Castelbolognese, che però divenne un polo di attrazione dei fuorusciti e degli oppositori del regime papale: così nel 1423 il legato pontificio tolse il feudo al Bentivoglio, che, costretto a lasciare Bologna, si trasformò in condottiero, al soldo dei Fiorentini e in seguito del papa stesso.

 


Principali risorse documentarie:

Archivio di Stato di Bologna, Provvigioni e riformagioni cartacee; Archivio di Stato di Bologna, Liber Fantini.


Bibliografia delle edizioni di fonti e degli studi:

Fonti:

Pietro di Mattiolo, Cronaca bolognese, a cura di C. Ricci, Bologna 1885; Giovanni Sabbadino degli Arienti, Gynevera de le clare donne, a cura di C. Ricci-A. Bacchi della Lega, Bologna 1888; M. Griffoni, Memoriale historicum de rebus Bononiensium, a cura di L. Frati e A. Sorbelli, Rerum Italicarum Scriptores, II ed., XVIII/2, Città di Castello 1902; Cronica gestorum ac factorum memorabilium civitatis Bononie edita a fratre Hyeronimus de Bursellis…, ibid., XXIII/2, a cura di A. Sorbelli, 1912-1929; Corpus chronicorum bononiensium, a cura di A. Sorbelli, Rerum Italicarum Scriptores, II ed., XVIII/1, vol. II, Città di Castello-Bologna 1938.

Studi:

C. M. Ady, The Bentivoglio of Bologna. A study in Despotism, London 1937, tr. it. I Bentivoglio, Milano 1965; O. Banti, Bentivoglio, Antonio (Antongaleazzo), in DBI, VIII, Roma 1966, pp. 603-606; A. Sorbelli, I Bentivoglio signori di Bologna, a cura di M. Bacci, Bologna 1987; A. De Benedictis, Lo “stato popolare di libertà”: pratica di governo e cultura di governo (1376-1506), in Storia di Bologna, dir. R. Zangheri, 2, Bologna nel Medioevo, a cura di O. Capitani, Bologna 2007, pp. 899-950.


Apporti nuovi di conoscenza:

Note eventuali: